Si sa, il primo giorno di scuola va un po’ così. C’è l’emozione che ti assale già dalla sera prima e forse non ti fa dormire.C’è la sveglia che suona presto la mattina, rimessa due,tre volte.C’è il ritorno alla normalità, un po’ noiosa, un po’ aspettata, un po’ “zero voglia” e “non s’affronta!”. Ci sono quasi tutti i vecchi compagni di classe, con cui ne hai passate tante, qualcuno si è perso per strada, qualcuno si è aggiunto, divenendo per un po’ “quello nuovo”. C’è la ragazza che ti piace, che non ti ha mai guardato perché le piacciono quelli più grandi, ma quest’anno sarà diverso, i più grandi siete voi! Poi ci sono la prof, quella acida, che ce l’ha a morte con te e lo scorso anno non ti ha dato pace ed il bidello, un mito, che se non ci fosse lui a chiudere un occhio mentre fumi sigarette di nascosto, le mattinate non passerebbero più.
Per qualcuno è il primissimo giorno, è un debutto vero e proprio: scuola nuova, insegnanti nuovi, compagni nuovi. Un mondo tutto da scoprire, che affascina e fa paura. Emozioni forti, che stringono lo stomaco e fanno sudare le mani.” Chissà se sono vere le cose che dicono in giro, che la scuola è piena di bulli e prepotenti, chissà se avrò compagni simpatici o no, se le materie saranno difficili. E chissà com’ è bella la ricreazione, se troverò la mia migliore amica, la vorrei tanto io, una migliore amica”.
E chissà se sono riuscita nell’ intento di farvi tornare al vostro primo giorno di scuola!
Beh, il mio obiettivo era quello: tornare, con la mente e con il cuore, a quei giorni, al carico emotivo che portano con sé. Perché? Perché è il modo migliore che abbiamo per entrare in sintonia con i ragazzi e comprendere il loro stato d’animo, ogni volta che ce n’è bisogno. Ne parlo adesso perché l’inizio del nuovo anno scolastico porta con sé non solo voti e materie, ma menti, cuori, relazioni, competenze, insomma, la vita stessa.E non appena ricominceranno o aumenteranno i problemi con smartphone, social e tutta la tecnologia che ci circonda, ricordiamoci che non sono che un mezzo per l’espressione di tutto questo. Chi liquida il bullismo ed il cyberbullismo con poche parole e si limita a porre regole severe e punitive non ha compreso a fondo il fenomeno. Ci vuole un lavoro costante e discreto, che impegna molto più dei divieti. Si parla di relazioni, che sono le maglie della rete sociale che ci sostiene o ci intrappola: la scuola è anche il luogo dove si impara ad instaurare relazioni positive, nonostante spesso ce ne dimentichiamo, sacrificando questo aspetto ai programmi da portare a termine. Si, certo, è importante conoscere la storia, la matematica, la filosofia e quant’altro, soprattutto per l’ acquisizione delle capacità di ragionamento che necessitano, ma non mi pare che questa corsa alle specializzazioni stia portando grande beneficio alla nostra società votata al progresso scientifico e tecnologico. Non è che per una volta, dedicare tempo alla persona, alle relazioni ed ai sentimenti, potrebbe essere non un’ ora rubata ai programmi scolastici, ma una valorizzazione del fare scuola come laboratorio della futura società?!
Quando il mio prof di storia e filosofia, al liceo, cambiava programma e creava una lezione ad hoc per sentire cosa pensavamo di un fatto di attualità accaduto il giorno prima, era un vero rivoluzionario. E noi non sempre lo capivamo. Ci sembrava di perdere tempo. Ridevamo sotto sotto perché avevamo saltato l’interrogazione. Ma ora mi ricordo di lui, di quei dibattiti accesi e di quelle mattine, che erano perse a formare i cittadini di domani. E se oggi non mi ricordo tutte le opere di Platone, beh, prof, non me ne voglia, le cercherò su Wikipedia!
Ricordo il mio primo giorno di scuola soltanto per un particolare: mia madre mia aveva vestita a festa, come se stessi andando a fare la prima comunione! Indossavo un vestito a fiori parecchio sgargiante ed ero emozionatissima…degli anni delle elementari ricordo poi la mia insegnante, che adoravo, ed era bravissima, e il compagno di banco del quale ero innamoratissima: si chiamava Alessio, e credo mi ricambiasse perché mi prendeva in giro in continuazione!
e che wikipedia sia ehehehe
Quest’anno ci ho ripensato spesso alle emozioni che provavo il primo giorno di scuola, devo dire che sono stati degli anni spensierati, ma anche intensi e difficili, credo che non tornerei indietro 😉
Buona giornata
Alessia
Style shouts
ricordo tutti i miei e come ogni anno diventassi sempre più oziosa io… ahahaha
Il periodo più bello della mia vita, totale spensieratezza
Più che altro è l’ansia che quest’anno i professori sono molto ansiosi per gli esami ahaha
Io ho sempre avuto emozioni molto positive per il primo giorno di scuola! Ho solo un brutto ricordo, legato a un anno di liceo, ma per il resto è sempre tato tutto molto bello!
il periodo della scuola è il più spensierato! 🙂
Sono certa che la tua esperienza sarà importante per la sua. Un abbraccio
Grazie mille!Quelle mattine con il mitico “Della” non me le dimenticherò mai!
Mi hai fatto salire una nostalgia! Lo dico sempre ai miei figli che un giorno proveranno malinconia ripensando a quelle mattine passate sui banchi di scuola.. ma non mi credono!
Cari ricordi (belli e brutti) dei miei primi giorni di scuola. Un pò vorrei tornare indietro….
Che bello questo post. Per me il primo giorno di scuola è stato un dramma! Piangevo perchè non volevo che mamma mi lasciasse li
Alessandra
Mi è salita la lacrimuccia…
Che bello! Sì… mi hai fatto tornare indietro nel tempo! <3
grazie per il tuo post, è davvero molto interessante. xoxo rita
Mi hai fatto tornare alla memoria i miei vari primi giorni di scuola che ormai sono lontani!
XOXO
Cami
http://www.paillettesandchampagne.com
Io ricordo con piacere i miei primi giorni di scuola 🙂
Quanti ricordi..i migliori anni..e il primo giorno di scuola era sempre bellissimo!!
Be Happy with Fashion
Quanti ricordi..i migliori anni..e il primo giorno era sempre bellissimo!!!
Be Happy with Fashion
Ricordo ancora l’ansia del primo giorno.. 😲
I miei primi giorni di scuola erano una tragedia, sono sempre stata cicciotta e per me il primo giorno di scuola arrivava esattamente quando la scuola finiva con l’ansia di cosa sarebbe stato a Settembre.
Ora sono mamma, anche se mia figlia non va ancora a scuola farò di tutto, indipendentemente da quella che sarà la sua forma fisica per far si che i suoi “primi giorni” di scuola possano rimanere giorni gioiosi nel suo cuore.
Quante lezioni e compiti in classe bigiati!