ApprendiNetwork

Se il futuro è senza testo

E’ difficile non accorgersi di quanto sia cambiato il nostro modo di comunicare con gli altri negli ultimi anni, grazie o a causa delle nuove tecnologie.

Il telefono fisso, le cabine telefoniche, i primi telefonini stile “mattone” o “telecomando” sono ormai un ricordo sbiadito e quasi fatichiamo a coprendere come abbiamo fatto a vivere senza. Le nuove tecnologie che ci hanno resi un pò tutti e tutte online, hanno modificato profondamente il nostro modo di comunicare, soprattutto con la lingua scritta. Gli sms rappresentano gli albori di una velocissima storia che ci vede attori e allo stesso tempo comparse e che sembra giungere a quello che Facebook ha annunciato come la svolta del prossimo futuro: tra cinque anni il testo scomparirà dal social.

Ecco: ma come cambia la scrittura al tempo dei social? E cosa potrebbero implicare i futuri mutamenti?

Già con i primi messaggini di testo avevamo assistito al fenomeno della riduzione delle lettere per rientrare nei caratteri disponibili (cmq, xchè..) cosa che con l’avvento delle chat e dei social è divenuta talmente di uso comune da non essere più un fenomeno ad appannaggio degli adolescenti, ma anche degli adulti. Alcuni social (es. Twitter) hanno un numero limitato di caratteri ed altri prediligono espressamente immagini e video ai testi (Pinterest ed Instagram).

La lingua è viva, dunque, si evolve.

Ma fa riflettere il tentativo di eliminare la lingua scritta dai social. E’ vero che stiamo assistendo ad una vera e propria crisi del linguaggio sempre più soppiantato dalle immagini. Nei mass media queste sembrano avere più potere delle parole e data la loro diffusione sembrano cogliere al meglio il bisogno di parlare di sè, di raccontarsi. Questa peculiarità è stata colta anche da chi si occupa di marketing: prima le immagini, che catturano l’attenzione ed emozionano, poi il testo. Un testo coerente, contenente una keyword e poche parole come didascalia per essere indicizzati meglio.

Ma cambiare il linguaggio significa cambiare il pensiero. Scrivere significa organizzare ed esprimere il pensiero, la parola viva è solo quella ci può dare la discussione, il confronto con gli altri.

Un’immagine è sufficiente a comunicare,suscitare un dibattito o a dirci ciò che vogliamo sapere? A volte l’immagine può essere fuorviante, tendiamo a percepirla come vera ed invece si tratta sempre di un’interpretazione.

Il potere delle parole è che queste sono in grado di suscitare immagini nella fantasia (che non è detto corrispondano alla realtà) e quindi di essere generative.