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Il 1 Dicembre, giornata internazionale della lotta contro l’Aids, per me è l’occasione per scrivere un post su come è cambiato il rapporto tra adolescenti, sesso e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MTS) con l’avvento di internet e dei social.

Sicuramente i giovani in rete cercano e si imbattono in contenuti legati alla sessualità e  questa, proprio per l’interesse che suscita, è spesso dilagante. Dalle immagini ammiccanti postate sui social, ai contenuti sessualmente espliciti delle pubblicità, ai siti porno, è semplice capire quanto il tema riguardi la rete e quanto sia in voga online, dove cade anche il deterrente del “ metterci la faccia”.

Domandate ad un ragazzo dove ha reperito le informazioni che ha sul sesso e molto probabilmente vi dirà che le ha trovate online. Quindi, problema n.1: saranno informazioni corrette? Provengono da fonti attendibili?

Con l’era dei siti porno immagini e video esplicitamente sessuali sono divenuti accessibili come non mai. Problema n. 2: riusciranno i ragazzi e le ragazze a distinguere la realtà dalla finzione? L’aspetto affettivo sarà recuperato ed elaborato in modo idoneo, dato che è estromesso completamente dal materiale pornografico? Molti siti nascono dall’idea di far incontrare le persone e la possibilità di avere incontri al buio è aumentata. Problema n. 3: la conoscenza online può inibire l’attenzione e la voglia di proteggersi usando contraccettivi?

Spesso si può avere la sensazione di conoscere a fondo una persona senza averla mai incontrata prima e ciò può portare ad abbassare le difese e a fidarsi eccessivamente.

Queste sono solo alcune delle riflessioni che mi sono sorte spontaneamente sul tema, che è di gran lunga più complesso: di fronte al pullulare di luoghi, anche virtuali, dove si parla di sesso pour parler e che trasmettono informazioni sbagliate e false credenze, non mi pare siano aumentate le occasioni, per i ragazzi e le ragazze, di informarsi seriamente e confrontarsi con persone esperte sui rischi di un sesso non sicuro e sulla facilità e conseguenze del contrarre una malattia sessualmente trasmissibile.

E a dirla tutta scrivendo questo post mi sono domandata più volte a chi fosse rivolto e credo che le cose che ho detto  siano estendibili anche e soprattutto agli adulti, che sono i primi ad informarsi poco ad eccedere in sicurezza.

La lotta all’Aids non può essere solo il 1 Dicembre ma questo deve essere un giorno in cui ricordare che la prevenzione non può mai abbassare la guardia, non ha età e necessita di essere quotidiana e divenire uno stile di vita.

Se questo post è riuscito a farvi riflettere un pò e ad incuriosirvi e volete approfondire le tematiche a cui ho accennato, vi lascio qualche link di siti dove potete trovare informazioni e contatti utili.

Come diceva uno spot famoso: “Prevenire è meglio che curare!”

http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?lingua=italiano&area=aids

http://www.lila.it/it/prevenzione

http://alleyoop.ilsole24ore.com/2017/10/26/il-sesso-lo-imparo-da-internet-adolescenti-sessualita-castelli-e-draghi/

http://spaziogiovani.ausl.pr.it/mobile/dettNewsletter.php?idn=32

 

14 Commenti

  1. Nicoletta

    C’è ancora troppa disinformazione sull’argomento, soprattutto tra i giovanissimi…si sentono troppo padroni del mondo al giorno d’oggi e credono di aggirare tutti i problemi …ma l’aids non guarda in faccia nessuno!
    Nicoletta

  2. Evelina

    Mi piacerebbe che si parlasse di più di questo argomento, soprattutto nelle scuole e informare i giovani sui rischi.

  3. sheila

    io mi sorprendo dei numeri di malati di aids che ci sono ancora oggi. ragazzi miei ma cosa ci vuole a proteggersi?

  4. Barbara

    Credo che al di là della scuola (che da questo punto di vista è lacunosa) sia uno dei doveri dei genitori affrontare il discorso sesso e prevenzione coi propri figli, anzi direi con le proprie figlie visto che l’età del primo rapporto si sta abbassando sempre più. Non è facile, lo so, ci sono passata circa 15 anni fa, ma x il.bene di un figlio si superano ostacoli anche più grandi

  5. Michy Px

    Credo che anche le scuole dovrebbero parlare di più della prevenzione e protezione ….magari con educatori adatti. Mio figlio ha 15 anni e cerco di tutelarlo meglio che posso anche se è un argomento delicato tra madre e figlio!

  6. ilmondodichri

    davvero un argomento da non sottovalutare

  7. Manuela

    Hai ragione bisogna continuare questa lotta all’aids sono stati fatti passi avanti ma non è stata sconfitta…

  8. IDA

    ben detto, prevenire sempre!

  9. myHIPsteria

    Purtroppo con internet si ha accesso a tutto, e deve essere davvero difficile tutelare i minori al giorno d’oggi. Informazione, educazione, e provare a trasmettergli valori sani. Potremmo iniziare a supportarli così!

    myHIPsteria
    http://www.myhipsteria.com/

  10. Raffaella

    Ho letto con molto interesse il tuo articolo! Concordo pienamente con la citazione “ prevenire è meglio che curare”
    R.
    http://www.thefashioncolors.com

  11. Ale

    Parlarne soprattutto nelle scuole trovo sia la soluzione migliore. Non si puo considerare sconfitto e bisogna continuare a mettere in guardia le persone.

  12. Silvia

    hai perfettamente ragione, la lotta all’aids va fatta tutto l’anno e bisogna soprattutto informare i giovanissimi!

  13. coolclosets

    hai proprio ragione
    bisogna sostenere sempre le cause importanti

  14. Francesca Romana Capizzi

    E’ un tema difficile quello che hai affrontato, però hai fatto bene a farlo, tant anni fa il web non c’era, oggi ce ne è anche troppo e non sempre le informazioni sono attendibili!

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